Domenica delle Palme 2022

Domenica delle Palme o in Passione Domini, della Passione di nostro Signore Gesù Cristo. Questa domenica ci fa entrare nella Settimana Santa, e nella liturgia di quest’oggi c’è una particolarità: una pagina del Vangelo molto lieta e festante, che ci mostra le folle osannanti, che con rami di ulivo e palme cantano gloria al Re dei Re, e lo accompagnano nella città di Gerusalemme, e le struggenti e crude pagine del racconto della Passione. Nel giro di pochi minuti il tono cala, nel breve lasso di tempo tutto cambia. Ma cosa cambia? In cosa notiamo questo abbassamento del tono? Nella  folla. Quella massa di persone, uomini, donne e bambini prima osannante, poi la ritroviamo sotto il palazzo di Pilato a gridare Crocifiggilo, Crocifiggilo! Verrebbe da pensare allavolubilità, alla doppiezza e all’ ipocrisia, ma si sa la folla è volubile, e credetemi non è poi così differente da quella dei nostri tempi. Ed ecco perché alle porte della Settimana Santa, proprio dinnanzi a questa duplice realtà, vogliamo soffermarci e Riflettere.
Poniamoci come dinnanzi ad uno specchio, che mentre ci mostra il nostro viso, ci fa vedere le due scene: “l’osanna” e il “Crocifiggilo”. Ed ecco ciascuno di noi probabilmente si ritroverà tra la folla festante ed osannante o tra la folla che urla Crocifiggilo, o in entrambe. Ma non solo, ci potremmo ritrovare anche tra gli indifferenti che non urliamo ne l’una e ne l’altra cosa.
Può sembrare un esercizio privo di utilità, ma che ci può aiutare a riflettere dinnanzi allo specchio della Parola di Dio, ma senza tristezze, senza polemiche, e senza sentirci giudicati. Fermiamoci alle porte della Settimana Santa, fermiamoci alle porte di Gerusalemme, e riflettiamo: ci capita e ci capiterà spesso di trovarci nell’una o nell’altra veste, e questa immagine sia un campanello d’allarme, di richiamo. Un campanello che suoni e ci desti dal torpore ogni volta che tradendo il fratello tradisco Cristo!
Ogni volta che vivendo amicizie doppie, tradisco Gesù! Ogni volta che seguendo idee, insensate e infondate, tradisco e condanno Gesù.
Quando seguendo le masse senza ragionare con la mia testa e con il cuore, preferisco non urlare la verità dei fatti e delle cose, e divento un automa, senza spina dorsale, facendo del male a me stesso e alla società.
Quando mi vergogno di dire che sono Cristiano, che prego, che frequento i Sacramenti, che ho dei valori, per paura che la massa mi zittisca, e in virtù della libertà di espressione e di pensiero, io non devo esprimere e vivere la mia identità Cristiana, altrimenti qualcun’ altro potrebbe offendersi.
Chi è invece l’uomo Vero? Ecce Homo! Ce lo mostra Gesù Cristo, modello della nuova Umanità Redenta. Gesù è l’uomo che ha continuato a vivere in coerenza con la sua missione, così era scritto e così ha fatto! Guardati, dice Gesù a ciascuno di noi, considera ciò che sei, ma senza tristezza, e tieni nella tua mente questa immagine, e preparati perché ti mostrerò come si vive da uomo vero! Come si vive da Persona e da Cristiano!
Signore Gesù, modello per la nostra umanità fragile, il tuo grande amore, ci mostri come camminare nelle vie della vita, come gestire le croci del mondo, come relazionarci da persone vere e mature, come essere tua presenza nella società. Amen!

Fr. Antonio TARTAGLIA OFMCap

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